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Title: Choking injuries and food products containing inedibles: a survey on mothers' perception in the United Kingdom. Author: Testa R, Morra B, Connal D, Lingua D, Passali GC, Passali D. Journal: Acta Otorhinolaryngol Ital; 2010 Apr; 30(2):100-2. PubMed ID: 20559480. Abstract: Although recent investigations showed no specific hazard resulting from Food Products Containing Inedibles as compared to the wider category of toys, in view of recent findings and subsequent study of the European Registry of Foreign Bodies Injuries, a potential threat has been identified in a lack of parental supervision in the event of injury. Indeed, according to the report of the European Registry of Foreign Bodies Injuries, almost 80% of the injuries occur under parental supervision, which is obviously inadequate. The aim of this short contribution is to present the results of a Computer Assisted Personal Interviewing survey in the UK focused on the knowledge that mothers, fathers and other adults have on the issue of choking. A total of 1946 interviews have been conducted in the UK, in January 2001, all of which directed to subjects over 15 years of age. Data are presented as percentages and absolute numbers. The statistical significance of group differences has been evaluated with the chi-square test with continuity correction. All analyses have been performed using the R system. Those replying to the interview comprised 804 males and 1102 females. Of these, 10% had a child between 0 and 36 months, 9% between 3 and 4 years, 16% between 5-10 years and 13% between 11-15 years. Of those responding, 7% had bought Kinder Surprise within the last two weeks before the interview, 14% within the last three months, and the remaining 53% before, while 26% had never bought Kinder Surprise. These findings would appear to offer a confirmation that mothers tend to balance potential risks with the benefits of exposing the child to a stimulating activity. This mechanism of a controlled exposure to risk, has already been identified as one of the important mechanisms in the psychological development of the child. Benché le recenti indagini non hanno evidenziato alcun rischio specifico associato ai prodotti alimentari contenenti sostanze non commestibili (FPCI) rispetto ad una più ampia categoria di giocattoli, alla luce dei recenti risultati del Registro Europeo delle Lesioni da corpi estranei (European Registry of Foreign Bodies Injuries – ESFBI), una potenziale minaccia è stata identificata in una mancanza di controllo da parte dei genitori nel momento in cui si verifica l’inalazione. Infatti, secondo la relazione dell’ESFBI, quasi 80% delle lesioni sono avvenute sotto controllo dei genitori, che, di conseguenza è risultato inadeguato. L’obiettivo di questo breve studio è di presentare i risultati, ottenuti mediante CAPI (Computer Assisted Personal Interviewing), di un’indagine, condotta nel Regno Unito, riguardo la conoscenza che madri, padri e altri adulti hanno riguardo al rischio di soffocamento infantile. Un totale di 1946 interviste sono state eseguite mediante il sistema CAPI nel Regno Unito nel gennaio 2001 arruolando soggetti di età superiore a quindici anni. I dati sono presentati in percentuale e come numeri assoluti. La significatività statistica delle differenze è stata valutata con test del chi-quadro. Tutte le analisi sono state effettuate tramite il R system. I soggetti intervistati sono stati 804 maschi e 1102 femmine. Il 10% aveva un bambino tra 0 e 36 mesi, il 9% tra 3 e 4 anni, il 16% tra 5 e 10 anni ed il 13% tra 11 e 15 anni. Il 7% degli intervistati aveva acquistato Kinder Sorpresa entro le ultime due settimane dall’intervista, 14% entro gli ultimi tre mesi, e il restante 53% da tempo superiore ai tre mesi. Infine il 26% degli intervistati non aveva mai acquistato Kinder Sorpresa. Ciò che sembra derivare da questi risultati è la conferma che le madri tendono a bilanciare i potenziali rischi con i vantaggi di esporre il bambino ad un’attività stimolante. Questo meccanismo di controllata esposizione al rischio, è stato già identificato come uno dei più importanti meccanismi per lo sviluppo psicologico del bambino.[Abstract] [Full Text] [Related] [New Search]