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  • Title: Ureterocele fenestration with holmium laser in neonates.
    Author: Ilic P, Jankovic M, Milickovic M, Dzambasanovic S, Kojovic V.
    Journal: Ann Ital Chir; 2018; 89():81-85. PubMed ID: 29629891.
    Abstract:
    AIM: To evaluate the effectiveness of holmium-laser fenestration of intravesical ureteroceles in neonatal period. MATERIAL AND METHOD: We retrospectively analyzed the results of the holmium-laser puncture in ten neonates with intravesical ureterocele, between September 2013 and September 2016. Laser probe was placed through the cystoscope to the lowest and medial portion of the ureterocele, near the bladder floor. Few punctures (4 to 8) were made, until ureterocele has been collapsed. RESULTS: Mean duration of general anesthesia was 16 minutes (range, 10-24) and duration of hospitalization was 1-3 days (mean, 1.3 days). There weren't complications regarding endoscopic treatment. There was the need for retreatment in one (10%) patient. Obstruction was found in one (10%) patient on ultrasound after one month. After three months there was no obstruction on ultrasound in any patient. In patients in whom VCUG was performed, vesicoureteral reflux was not found three months after the surgery. DISCUSSION: The relief of the obstruction, prevention of the vesicoureteral reflux and the urinary tract infection are the reasons for the immediate treatment in the neonatal period. In that way, the preservation of renal function is enabled. The reason for laser fenestration was better endoscopic control of the extensibility of the ablation. The moment of ureterocele collapsing can be visualized directly. CONCLUSIONS: Holmium-laser fenestration is a minimally invasive, highly effective and safe kind of treatment for ureterocele in neonatal period with minimal complication rate. Further clinical studies with a greater number of patients will offer more reliable information regarding this procedure. KEY WORDS: Fenestration, Holmium-laser, Neonates, Ureterocele. L’ureterocele è costituito da una dilatazione cistica del tratto distale dell’uretere. Può essere localizzato all’interno della vesical, o comprendere il collo vescicale e l’uretra. Esso potrebbe derivare da uno sviluppo insufficiente del processo fetale nel corso del quale la gemma ureterale in evoluzione si separa dal dotto mesonefrico e si dirige verso la vescica, e può associarsi con sistema ureterale singolo o doppio. Nella maggioranza dei casi si tratta di un sistema doppio derivante dal polo superiore. Per lo più gli ureteroceli vengono diagnosticati nel periodo prenatale, d dopo la nascita la diagnosi puà essere confermata dalle indagini con gli ultrasuoni o con RMN. Il reperto caratteristico è quello di una dilatazione cistica a pareti sottili all’interno della vescica. Bisogna eseguire un cistouretrogramma (VCUG) per definire la situazione intravescicale e la presenza di reflusso. Lo scopo della terapia è quello di preservare la funzione renale, di eliminare l’ostruzione, l’infezione urinaria ed il reflusso vescico-ureterale, e per prevenire l’incontinenza urinaria. Nella maggioranza dei casi l’incisione transuretrale consente di preservare l’ostruzione ed il reflusso vescico-ureterale. Abbiamo esaminato retrospettivamente i risultati dell’ablazione con holmium-laser di un ureterocele intravescicale in 10 neonati, trattati tra il settembre 2013 e settembre 2016 nel nostro istituto. Per la valutazione endoscopica è stato usato il cistoscopio 7,5-F, e come fonte di energia l’Holium:YAG laser (holmium: yttrium-aluminum-garnet laser), procedendo endoscopicamente in anesthesia generale. La durata media dell’anestesia è stata di 16 minuti (da 10 a 24 minuti) e la durata della degenza da 1 a 3 giorni (in media 1,3 giorni), senza complicanze riferibili al trattamento endoscopico, ma in un paziente è stato necessario ripetere la procedura, perché dopo un mese è stata rilevata ecograficamente una ostruzione. Dopo tre mese nessun paziente presentava ostruzione né reflusso vescico-ureterale. La necessità di un trattamento immediate nel periodo neonatale si è reso necessario per eliminare l’ostruzione e prevenire il reflusso vescico-ureterale e l’infezione. In tal modo la funzione renale viene preservata. La ragione per procedere alla fenestrazione con il laser è per il migliore controllo endoscopico delle estensione della resezione, e si può visualizzare direttamente il collasso dell’ureterocele. La fenestrazione con Holmiium-laser è una tecnica mini-invasiva, efficace e sicura per il trattamento dell’ureterocele nel periodo neonatale, con rara incidenza di complicazioni. Un’esperienza casistica più numerosa potrà offrire in futuro informazioni più affidabili riguardo a questa procedura chirurgica.
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